USSEAUXBenvenuti nei villaggi alpini di UsseauxUsseaux, il capoluogo"La borgata del pane e dei murales": con le sue stradine lastricate in pietra offre al visitatore la possibilità di conoscere da vicino la vita contadina di montagna Da non perdere: - i murales lungo le viuzze e nella piazzetta del borgo il cui tema spazia dalla vita contadina al mondo della natura e degli animali ed ai personaggi fantasiosi delle favole; sono circa 40 ed al visitatore è lasciato il piacere di scoprirli seguendo le indicazioni che si incontrano lungo il cammino - il mulino ad acqua per cereali ancora funzionante (nella stagione estiva è aperto in alcuni giorni per visite libere) - la chiesa parrocchiale dedicata a San Pietro; l’attuale chiesa risale all’epoca di Luigi XIV e lungo i secoli ha subito importanti restauri. Fu costruita a fine ‘600 con il tipico campanile di architettura delfinale su cui si può vedere lo stemma dei Conti Brunetta d’Usseaux - il PuntoMuseo “Brunetta d’Usseaux – Protagonisti ed Eroi” che raccoglie la storia di una famiglia il cui nome è legato alla borgata dal 1734 (quando l’avvocato Giovanni Battista Brunetta acquista dai Savoia il feudo di Usseaux diventandone il primo conte) e la cui discendenza ha espresso uomini illustri nel campo dell’amministrazione pubblica, nella scuola e nell’Ottocento, nelle campagne militari risorgimentali e con il Conte Eugenio un protagonista nel mondo dello sport Festa Patronale: |
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Laux“La borgata dell'acqua”: adagiato su un piccolo pianoro sulla destra orografica del torrente Chisone con il suo laghetto naturale ed il canale che scorre lungo la via principale è un esempio di villaggio alpino ancora tra i più integri di tutta la valle. Il villaggio nacque agli inizi del 1200, fondato da esuli valdesi sfuggiti alle persecuzioni e provenienti da Lione e dalla della Provenza. Qui nel 1526 ebbe luogo la prima storica assemblea valdese, nella quale si stabilì di avviare contatti con i riformati d’ oltralpe, preludio del Sinodo di Chanforan (1532) che decreterà l’adesione del movimento valdese alla riforma protestante. Il toponimo “Piazza della preghiera” al centro della borgata è traccia di quei tempi. Da non perdere: - la chiesa dedicata a S. Maddalena, posta al centro del villaggio (fu ricostruita ai primi del ‘700 a spese di Vittorio Amedeo II) con l’antica meridiana e la piazzetta dedicata a don Francesco Berger, ultimo vicario del Laux (dal 1911 al 1967) - i monumenti alla convivenza e tolleranza ed i dipinti su losa che ripercorrono la storia dei valdesi della valle Festa Patronale: |
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Balboutet“La borgata del sole, delle meridiane e delle rondini”: piccolo centro agricolo importante per l’allevamento bovino e per la produzione di formaggi; 20 quadranti solari realizzati sui muri delle case e la Piazza del Sole illustrano le varie tipologie di misurazione del tempo e propongono un percorso didattico ideale nel sistema solare. Da non perdere: - l’architettura del borgo, le fontane, i lavatoi, il forno ed i nidi delle rondini - i 20 quadranti solari e la Piazza del Sole - la chiesa dedicata a San Bartolomeo (ricostruita a metà ‘800 sui resti di un’antica chiesa cattolica costruita prima della riforma protestante) - il pilone votivo all’ingresso della borgata in località “la retoire” e la "Maison da Roux" Festa Patronale: |
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Pourrières“La borgata dell'Assietta”: una delle più antiche comunità della valle da cui parte lo storico sentiero che conduce all’Assietta, passando per le antiche baite di Cerogne Da non perdere: - l’attuale chiesa seicentesca dedicata all’Annunciazione di Maria, costruita per volere di Luigi XIV ed il campanile che risale al 1889 - l’antico cimitero ormai in disuso, a fianco della chiesa - l’antico borgo con la fontana, il forno della comunità ed alcune interessanti meridiane - le sagome dei combattenti e gli stendardi dei battaglioni posti all’interno della borgata a memoria della battaglia dell’Assietta Festa Patronale: Annunciazione di Maria – 25 marzo (festa religiosa) |
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Fraisse“La borgata dei boschi e del legno”: circondata da boschi e da intensa vegetazione e divisa dal torrente Chisone sulla cui sinistra orografica sorge la parte più abitata, è centro di falegnameria ed artigianato del legno Da non perdere: - la fontana in pietra vicino alla chiesa - il forno della comunità - la chiesa dedicata ai Santi Giacomo e Filippo, costruita dagli abitanti per volere del duca Vittorio Amedeo II, con il grande quadrante solare sul campanile - le sculture su pannelli in legno da scoprire lungo le vie del borgo - il piccolo borgo dell’Inverso Festa Patronale: |